Fides programma la crescita

Gerolamo Pellicanò - Presidente Fides

Specialisti nel credito al consumo. Ne parliamo con il nuovo Presidente Gerolamo Pellicanò.

Milanese, giurista, dallo scorso 16 giugno l’avvocato Gerolamo Pellicanò è Presidente di Fides, la finanziaria del Gruppo Banco Desio. Un passato con impegni anche pubblici - fra gli altri, consigliere al Comune di Milano e poi, per tre legislature, parlamentare, componente di importanti commissioni economiche - dalla metà degli anni novanta ha ripreso la sua professione (è avvocato cassazionista) a Milano.
È stato a lungo - dal 2002 al 2020 - consigliere di amministrazione del Banco di Desio e della Brianza, capogruppo di Fides.

Lo incontriamo nel suo nuovo ufficio romano, nel centrale quartiere Coppedè.

Presidente, che effetto le fa ritornare dopo anni nella Capitale?

In realtà, per motivi strettamente legati alla mia professione, sono spesso a Roma. L’attuale incarico moltiplica le occasioni di presenza. Mi fa piacere perché sono un lombardo attratto dal grande fascino di Roma, non a caso capitale d’Italia.

Che idea si è fatto in questi primi mesi di presidenza?

Anzitutto mi lasci esprimere il mio ringraziamento a chi ha voluto designarmi per questo ruolo. È un incarico che ho accettato con entusiasmo e tanto più gradito per la grande considerazione che ho per le famiglie Lado e Gavazzi, maturata nei lunghi anni di partecipazione al consiglio di amministrazione di Banco Desio.
Per il resto, ho trovato solo conferma dell’opinione che mi ero fatta della Società: ambiente accogliente, squadra corta e coesa, tanta voglia di fare e di crescere, creazione di valore, prodotto di qualità e soddisfazione del cliente.

Covid, sentenza Lexitor… l’esordio da Presidente avviene in un momento obiettivamente non facile per il nostro Paese e per il settore di appartenenza…

Vero. L’emergenza sanitaria ha costretto tutti a ripensare la propria vita prima ancora del proprio modo di lavorare. Sotto il profilo organizzativo e commerciale, Fides è riuscita a contenere i danni grazie alla guida di un management capace e all’impegno dei propri collaboratori, sia quelli che operano negli uffici centrali che quelli dislocati in rete. Meritano di essere tutti adeguatamente apprezzati per l’impegno e la qualità professionale. È comunque indubbio che entrambe le situazioni abbiano profondamente inciso sul settore del credito al consumo che, dopo anni di crescita, presenta oggi segni di flessione in ogni suo comparto.

Al di là di considerazioni contingenti, fortemente condizionate da fattori straordinari, come vede il settore del credito al consumo nel nostro Paese?

Vedo un futuro importante. Per una serie di ragioni: il grado di indebitamento delle famiglie italiane, anche in momenti difficili come quello attuale, è tra i più bassi in assoluto; il settore si attesta su valori senz’altro interessanti ma ancora lontani dalle medie europee. Inoltre, la volontà delle banche di riposizionare i rischi verso forme più tutelanti e con un maggior grado di frazionamento dovrebbe contribuire al definitivo salto di qualità del comparto.

Esistono fattori critici di successo? E se sì, quali i principali?

Il credito al consumo nel nostro Paese parla ancora prevalentemente una lingua straniera, tanto da sembrare ancora un prodotto di importazione. I più importanti players sono di casa madre estera, soprattutto francese dove il credito al consumo vanta una consolidata tradizione. Specializzazione sembra essere la parola chiave, la condizione indispensabile per efficientare i processi di produzione e garantire, di conseguenza, competitività all’offerta commerciale.

Quali sono i programmi di Fides per il futuro prossimo?

In questi giorni (fine ottobre ndr.) stiamo ultimando la predisposizione del Piano Industriale 2021 – 2023. In estrema sintesi, il Piano prevede una graduale e ulteriore crescita della cessione del quinto – che rimane il prodotto core della società – un importante sviluppo del prestito personale, un riassortimento del catalogo prodotti. Tutto ciò dovrebbe garantire a Fides di mantenere un posto di primo piano nel mercato di riferimento, anche se naturalmente non poniamo limiti alla nostra crescita.

Dal punto di vista comunicazionale che iniziative intendete intraprendere?

L’apertura in tutta la penisola di negozi finanziari brandizzati Fides – Gruppo Banco Desio ha reso necessaria l’adozione di iniziative tese a valorizzare il brand aziendale, come è giusto per una società finanziaria ben posizionata e che fa parte di un Gruppo bancario solido e di eccellente reputazione. Tra queste, mi piace anche ricordare la creazione di un character, che abbiamo voluto chiamare Fidù, che connoterà, caratterizzandola e uniformandola, l’intera comunicazione socetaria.

Ultima modifica 16/03/2021