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Distribuzione del valore

Il valore economico generato nel 2019 dal Gruppo Banco Desio è stato di 386,6 milioni di euro (rispetto al dato del 31 dicembre 2018 di 357,3 milioni di euro e quello del 31 dicembre 2017 pari a 379,6 milioni di euro). Il prospetto di distribuzione di tale valore aggiunto indica quanta parte della ricchezza prodotta è distribuita ai seguenti stakeholder:

  • Fornitori: i quali hanno beneficiato del 20,3% circa del valore economico generato, per complessivi 78,5 milioni di euro (86 milioni di euro alla fine del precedente esercizio) a fronte dell’acquisto di beni e servizi;
  • Risorse umane, ivi inclusi i dipendenti e i collaboratori delle reti esterne di agenti e mediatori: i quali hanno beneficiato del 46,7% del valore economico generato, per un totale di circa 180,5 milioni di euro (ex 175 milioni di euro);
  • Azionisti e Terzi: cui è stato destinato il 3,7% circa del valore economico generato per un ammontare di circa 14,4 milioni di euro, come da proposta di destinazione dell’utile della Capogruppo (ex 12,4 milioni di euro);
  • Stato, Enti e Istituzioni: che hanno beneficiato di un afflusso di risorse pari a circa 59,1 milioni di euro (ex 51,1 milioni di euro), ossia al 15,3% del valore economico generato dal Gruppo Banco Desio, di cui per circa 32,5 milioni di euro (in linea con il dato 2018 di 32,7 milioni di euro) si riferiscono a imposte indirette e tasse, per circa 10,6 milioni di euro (9,7 milioni di euro alla fine del 2018) sono relativi alle contribuzioni al Fondo di Risoluzione Nazionale e al Fondo di Tutela Depositi e per 16,2 milioni di euro (ex 8,7 milioni di euro) relativi alle imposte correnti dell’esercizio;
  • Collettività e Ambiente: cui sono stati destinati circa 0,3 milioni di euro a fronte di oblazioni e donazioni effettuate dal Gruppo (medesimo saldo alla fine dell’esercizio precedente).

Il restante ammontare, pari al 13,9% del valore economico generato (per circa 53,9 milioni di euro) è stato trattenuto dal Sistema Impresa, perché riferito all’uso dei fattori produttivi (ammortamenti), agli accantonamenti per rischi ed oneri e al mantenimento di un adeguato livello patrimoniale mediante la destinazione dell’utile a riserve.