Governance della sostenibilità
Con la “Policy sulla governance di sostenibilità”, il Gruppo Banco Desio ha voluto riaffermare la Responsabilità Sociale d’Impresa (Corporate Social Responsibility - CSR) in cui si riconosce l’intenzione di integrare impegni di natura sociale, ambientale e di governo all’interno della visione strategica d’impresa.
Tale intenzione è espressione diretta dei valori cui il Gruppo Banco Desio si ispira nello svolgimento della propria attività d’impresa, promuovendo uno stile di crescita attento alla sostenibilità nel tempo, valutando l’impatto causato dalle attività dell’organizzazione nel contesto di cui fa parte e verso cui riconosce un rapporto di reciproca interdipendenza.
L’impegno è nel voler considerare e rispondere a più soggetti portatori di interessi (gli stakeholder) che, in diversa misura, hanno la capacità di influenzare il raggiungimento degli obiettivi aziendali definiti nella pianificazione d’impresa.
La Policy, adottata dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio il 16 gennaio 2020 e da questi aggiornata il 29 febbraio 2024, fornisce da un lato le linee di indirizzo e le responsabilità interne in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa alla base del percorso di integrazione della sostenibilità nei processi aziendali e dall’altro lato delinea gli ambiti prioritari su cui si sviluppa la strategia di sostenibilità del Gruppo Banco Desio in termini di obiettivi di sostenibilità così come declinati all’interno del Piano di sostenibilità descritto in modo approfondito nel capitolo “Piano Industriale “Beyond26” del Gruppo Banco Desio e i Sustainable Development Goals (SDGs)”.
L’impianto di governance di cui il Gruppo Banco Desio si è dotato per la gestione, secondo il modello operativo “ibrido” o misto74, delle tematiche di sostenibilità, sia dal punto di vista strategico che operativo è schematizzata nella seguente tabella:
| Livello | Organismo/Funzione | Compiti/Attività |
|---|---|---|
| Governo Strategico | Consiglio di Amministrazione |
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| Comitato Sostenibilità |
In qualità di organismo endoconsiliare con ruolo consultivo-propositivo, è dedicato all’implementazione della sostenibilità nell’esercizio dell’attività d’impresa, alle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder e alla trasparenza nella rendicontazione del proprio impegno per lo sviluppo sostenibile. In particolare:
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| Comitato Controllo Rischi |
In qualità di organismo endoconsiliare con ruolo consultivo-propositivo, svolge funzioni di supporto all’organo con funzione di supervisione strategica in materia di rischi e sistema di controlli in-terni. In particolare, collabora con il Comitato Sostenibilità:
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| Comitato per la Remunerazione |
Il Comitato per la Remunerazione, in qualità di organismo endoconsiliare con ruolo consultivo-propositivo, svolge funzioni di supporto all’organo con funzione di supervisione strategica in materia di politiche per la remunerazione degli amministratori e del management (cd. personale “più rilevante”), inclusi i piani di incentivazione. In particolare, collabora con il Comitato Sostenibilità nella valutazione della struttura della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche al fine di promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’impresa nel medio lungo periodo, attraverso l’individuazione di specifici indicatori quali-quantitativi. |
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| Collegio Sindacale |
Sovrintende al rispetto delle disposizioni normative-regolamentari in materia di sostenibilità o ESG e in particolare a quelle relative alla redazione del rapporto di sostenibilità consolidato annuale. |
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| Amministratore Delegato / Direttore Generale |
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| Livello Direzionale | Comitato Manageriale di Sostenibilità (o Steering Committee Sostenibilità) |
Il Comitato Manageriale di Sostenibilità si identifica nel Comitato di Direzione con il coinvolgimento delle specifiche Direzioni/ Aree/ Uffici/ Funzioni interessate, a seconda delle tematiche trattate.
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| Livello operativo / tattico | Dirigente Preposto |
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| Area Bilancio e Sostenibilità (funzione di coordinamento) |
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| Direzione Risk Management |
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| Tutte le funzioni aziendali di Capogruppo e delle controllate |
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74 Nel “Riquadro 3 – Prassi organizzative in tema di governance dei rischi climatici e ambientali”, contenuto nelle “Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali” emanate dalla Banca d’Italia nell’aprile 2022, sono riportati i tre possibili modelli di governo e di declinazione sulle funzioni operative che si sono delineate nel mercato al riguardo:
L’approccio “accentrato” prevede la costituzione di una struttura ad hoc atta a governare la tematica dei rischi climatici e ambientali e che rappresenta il punto di riferimento su tutte le tematiche connesse al tema della sostenibilità. In termini di efficacia, tale struttura opera al meglio quando riporta direttamente all’organo di amministrazione, deputato alla definizione e all’approvazione delle policy di sostenibilità.
Nell’approccio “decentrato” la gestione della tematica della sostenibilità è diffusa tra le varie strutture coinvolte, tramite l’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità coerentemente con il perimetro e i processi di competenza di ciascuna di esse.
Infine, l’approccio “ibrido” o misto, che costituisce una soluzione organizzativa intermedia. Esso prevede il coordinamento delle tematiche climatiche e ambientali da parte di una struttura dedicata, che ha il compito di integrare tali fattori nelle attività delle altre funzioni, alle quali assegna specifiche responsabilità su attività che richiedono competenze ad hoc in base al grado di tecnicismo e complessità.
75 Dapprima la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario in conformità al D.Lgs. n. 254/2016 (o Bilancio di sostenibilità) e in seguito il rapporto di sostenibilità ricompreso nella Relazione sulla gestione consolidata in conformità alla Direttiva CSRD
76 Secondo il modello di rendicontazione adottato dal Banco e il relativo sistema dei controlli (cfr. Policy di gruppo per la rendicontazione di carattere non finanziario e Regolamento Processo Rendicontazione di carattere non finanziario).
In data 17 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un intervento di aggiornamento e razionalizzazione del Codice Etico che ha tenuto conto anzitutto delle novità contenute nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate adottato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana nel gennaio 2020, che prevede tra l’altro l’adozione di una politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti.
Questo tema è sviluppato nel par. 7 del Codice Etico dedicato ai rapporti con il Mercato ed inoltre, si è concretizzato nell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Banco Desio del 27 maggio 2021, della “Policy di Shareholders’ Engagement77”, che si applica al Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e che disciplina i principi che sono alla base di un processo strutturato di coinvolgimento degli Azionisti.
Le pratiche di Shareholders’ Engagement sono volte a incoraggiare il coinvolgimento degli Azionisti, per garantire il successo sostenibile della Banca, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli Azionisti stessi, tenendo conto nel contempo degli interessi di tutti gli altri stakeholder e degli impatti che il proprio operato possa avere a livello ambientale e sociale oltre che a livello economico, nonché nello stimolo dell’innovazione.
Nel par. 13.3 del Codice Etico ricorre, inoltre, il tema inerente i rapporti con gli azionisti con specifiche previsioni relative agli Azionisti del Gruppo, richiedendo agli Azionisti Rilevanti (persone fisiche e giuridiche la cui quota di partecipazione superi il 5% dei diritti di voto) di adottare comportamenti conformi ai principi declinati nel Codice Etico, ovvero nel Modello 231 e nelle Linee di indirizzo in materia di Corporate Social Responsibility.
È stato inoltre incorporato nel par. 8.1.2 del Codice Etico il “Codice di Condotta Commerciale” (che costituiva in precedenza un documento separato approvato nell’ambito del progetto di sviluppo della sostenibilità).
Per quanto afferente il ruolo del più alto organo di governo nell’approvazione e aggiornamento di strategie, politiche e obiettivi relativi allo sviluppo sostenibile, nonché al processo di coinvolgimento degli stakeholder per identificare gli impatti positivi e negativi dell’organizzazione sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, si rimanda alle sezioni il “Piano Industriale “Beyond26” del Gruppo Banco Desio e i Sustainable Development Goals (SDGs)” e “Il piano di integrazione dei fattori E(SG) nel sistema decisionale della banca” e “Lo stakeholder engagement e l’analisi di materialità”.
77 I contenuti della policy saranno rivisti nell’ambito dell’evoluzione della normativa interna aziendale conseguente al recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).