Skip to main content
Samarcanda

Tra le iniziative di questa prima parte del 2024 organizzate dal CRC del Banco di Desio, a parte gli affollatissimi corsi di sci per ogni età svoltisi a Madesimo con ben otto maestri a disposizione e i vari musical del Teatro degli Arcimboldi di Milano, spicca senza dubbio il tour dell’Uzbekistan che ha avuto luogo dal 2 al 9 di aprile. Una settimana intera, quindi, nella leggendaria terra di Tamerlano. Tra le tappe turisticamente più interessanti del viaggio si segnala Bukhara, detta “la sacra” o “la nobile”, con visita alla casa-museo Fayzulla Khodjaev della fine dell’Ottocento, appartenuta a un ricco mercante e il complesso di Poy-i Kalyan e i suoi mirabili monumenti che datano dal XII al XVI secolo: la madrasa, cioè scuola-università islamica, Mir-i Arab e il minareto di Kalyan, intatto da 880 anni quando con i suoi 47 metri era il più alto di tutta l’Asia Centrale. C’è tempo anche per lo shopping (sono 3 i bazar coperti presenti nella città).

A 350 chilometri da Bukhara ecco la mitica Samarcanda, lungo la Via della Seta, l’antica via commerciale che collegava il Mediterraneo alla Cina, evocatrice di oriente, di mistero, di caravanserragli, di nomadi della steppa. Dal 2001 la città, il cui nome significa “fortezza di pietra”, è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Un luogo in cui si sente per davvero il respiro della storia, da Alessandro Magno a Gengis Khan, da Marco Polo all’Unione Sovietica. Tra le tante cose da vedere, ecco la piazza Registan, circondata dalle madrase di Ulug Bek, Sherdar e Tilla-Kari e il mausoleo di Gur-Emir, che ospita la tomba di Tamerlano, il condottiero mongolo che tra il 1370 e il 1405 conquistò larga parte dell’Asia Centrale e Occidentale. Non poteva mancare infine un salto al centro “Meros”, dove si fabbrica artigianalmente la carta utilizzando la corteccia dell’albero di gelso. Ma l’offerta della sezione turismo del Centro Ricreativo Culturale non finisce qui: a marzo ha portato i suoi aderenti a Pesaro, Capitale della Cultura 2024, a Loreto, a Rimini e Macerata, sede di una delle più antiche università al mondo. E a maggio ecco la tre giorni dedicata alla capitale della Bulgaria, Sofia.

Particolarmente apprezzata, soprattutto dai bambini, poi, è stata la possibilità di assistere a febbraio al Teatro alla Scala all’opera Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten, che fa parte del progetto “Grandi spettacoli per piccoli”. Da marzo ad aprile ecco infine il ricco calendario delle mostre milanesi: Goya - La ribellione della ragione (Palazzo Reale); Rodin e la danza (Mudec); Moroni - Il ritratto del suo tempo (Gallerie d’Italia); Piero della Francesca - Il Polittico agostiniano. Il capolavoro riunito (Museo Poldi Pezzoli); De Nittis - Pittore della vita moderna (Palazzo Reale).