La Svizzera fuori dal Tunnel

L’inaugurazione della Galleria di base del Gottardo accorcia le distanze tra Italia e nord Europa

L’ inaugurazione della galleria di base del Gottardo ha ridotto le distanze intraeuropee ma soprattutto ha avvicinato la Svizzera interna all’Italia. Lucerna e il suo territorio, cuore della Confederazione Elvetica, sono davvero a portata di mano come destinazione turistica da weekend, occasione culturale per un break da musei e finanziaria per una base logistica d’impresa.

In pochi minuti, da Bellinzona, il tunnel ferroviario più lungo del mondo porta fino al versante nord delle Alpi. Appena oltre, l’ambiente delle alte quote si stempera nel Lago dei Quattro Cantoni, il grande specchio d’acqua che bagna la valle allo sbocco del traforo.

Il lago di Lucerna è davvero speciale. Volendo potrebbe essere considerato un parente stretto del Lago di Como per quell’aspetto di fiordo che i ripidi declivi delle sue ramificazioni riescono a trasmettere.

L’appellativo di Lago dei Quattro Cantoni deriva dal numero delle entità amministrative che vi si affacciano: Canton Uri, Canton Svitto, Canton Untervaldo e il cantone di Lucerna con l’unica grande città della zona.

Per i supertreni, la prima fermata oltre il Gottardo è proprio lei, la città che si specchia nelle acque all’estremità settentrionale del bacino. La linea ferroviaria si abbassa dalle montagne all’ambiente

collinare e inizia a costeggiare il lago ben prima del grande centro abitato. I porticcioli si susseguono con le piazze dei paesi a specchiarsi nelle acque.

Se in estate il blu è punteggiato dalle vele, è forse l’inverno a riservare le atmosfere più raccolte, con i prati ammantati di neve e le luci che trasformano ogni borgo in un presepe. Quando il convoglio inizia a rallentare, l’intensificarsi degli edifici è il segnale dell’approssimarsi della stazione di Lucerna. Appena se ne esce si è già di fronte al lago. A pochi metri dalle acque, la stazione fa parte della skyline del capoluogo, assieme alla vicina sagoma del Centro Culturale firmato da Jean Nouvel. La grande tettoia con la prospicente fontana è un elemento di contemporaneità che lascerebbe pensare istantaneamente a un dominio dell’architettura lineare delle archistar.

Invece basta muovere pochi passi lungo il fiume per scoprire la doppia anima di questo delizioso capoluogo di cantone. Il centro storico medievale è diviso in due dal corso d’acqua, che per l’ampiezza sembra più un prolungamento del lago. A unire le due sponde, c’è il magnifico ponte in legno che è il simbolo della città e una delle icone del turismo svizzero ed europeo.

Proprio perché è una vera cartolina del nostro continente, il Kapellbrücke - ponte della Cappella - è anche il punto più affollato dai turisti che arrivano da tutto il mondo per la foto di rito. Anche se una parte di esso è una riproduzione realizzata dopo l’incendio del 1993, non sono da mancare le deliziose raffigurazioni storiche presenti all’interno delle campate. Per gli appassionati del genere, l’altra attrazione imperdibile è il ricchissimo Museo dei Trasporti. In una costruzione sul lungolago sono ospitati auto, aerei e treni per raccontare il binomio tra ruote e motori nella storia dell’Uomo. In questo momento, una parte del percorso illustra l’avventura del tunnel con un diorama dell’opera.

L’argomento è anticipato sul piazzale antistante da una riproduzione in scala 1:1 della ciclopica fresa utilizzata per scavare la montagna.

 Lucerna è innanzitutto il suo lago e, per conoscerlo, il modo migliore è navigarci. Ci sono molti battelli del servizio di linea, ma niente trasmette fascino come il solcare le acque sui battelli storici, quelli che qui chiamano i “nostalgici”. Basta salirci per capire il perché: legno profumato e ottone lucido per imbarcazioni a vapore originali dell’inizio del Novecento, con ancora la propulsione a pala e gli ingranaggi della trasmissione a vista. Tutto a bordo è letteralmente tirato a specchio e vedere muoversi le pulegge diventa uno spettacolo nello spettacolo. Gli svizzeri hanno fatto della crociera uno dei loro punti di forza. Con la compagnia di navigazione più grande della Confederazione, si solcano le onde verso le destinazioni turistiche più importanti e gli impianti di risalita della regione, nomi che suonano come un invito per chi ama la montagna classica elvetica: il Rigi, il Monte Pilatus, il Bürgenstock o il Klewenalp.

La crociera sul Lago dei Quattro Cantoni è un’esperienza, non solo per una soleggiata giornata estiva, ma anche per gite serali o crociere invernali, quando il mare di luci si riflette tremolante nelle acque. L’atmosfera regna in certe giornate quando il lago è coperto di brume e ogni ansa diventa un segreto da svelare, o quando la dritta prua del battello fende le onde sull’Urnersee increspato dal föhn. Incuranti del freddo, la traversata si gode in inverno nel salone mentre si pranza ammirando il paesaggio innevato scorrere nelle ampie finestre che diventano quadri in movimento. Numerose crociere di linea propongono inoltre delle uscite dedicate alla musica e alla gastronomia. Le crociere possono essere combinate con le escursioni, ad esempio quelle della “Route suisse”, il sentiero tematico sulla storia svizzera che si allunga sulle sponde. Nel pieno rispetto per la mobilità sostenibile, il lago è circondato da piste ciclabili e per i pattini.

I contorni mossi dello specchio d’acqua si apprezzano appena si decide di prendere quota. La ferrovia a cremagliera da Vitznau è stata la prima ferrovia di montagna in Europa, realizzata nel 1871, ma si sale anche da Goldau o con la funivia panoramica da Weggis. Forse solo agli svizzeri poteva riuscire di realizzare in pochi chilometri il tunnel più avveniristico e la cremagliera più antica. Il monte Rigi è una pietra miliare del turismo alpino. In inverno, la vista spazia sul mare di nubi che si sostituisce ai laghi lasciando emergere solo i rilievi. Per chi non è abituato, l’effetto ha del surreale, con i crinali che diventano isole e, in lontananza, le cime dei 4000 che torreggiano alla stregua di giganti addormentati. Chi volesse camminare anche in inverno trova 35 chilometri di sentieri escursionistici battuti e percorsi per racchette da neve, in accompagnamento alle quattro piste per slitte e ai tracciati da sci che offrono tutto il necessario per una giornata invernale perfetta. Sul Rigi Kulm è possibile pernottare grazie alla storica struttura in quota.

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Ultima modifica 06/03/2017