Lotta allo spreco, a colpi di app

Lotta allo spreco, a colpi di app

36kg pro capite: secondo i dati forniti da una ricerca del 2020 di Coldiretti/Ixe’ questa è la quantità di cibo che viene sprecata ogni anno in Italia. Un dato in miglioramento rispetto al passato, complice il periodo di lockdown: sempre secondo la ricerca, nell’ultimo anno il 54% degli  italiani ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari. Ma il problema resta comunque rilevante, dal momento che, conti alla mano, ogni famiglia italiana getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana, per un totale di 6,5 miliardi. E a questo si aggiunge lo spreco alimentare che si verifica sui punti vendita, pari a 220.000 tonnellate all’anno (circa 2,89 kg all’anno per persona) secondo la ricerca “Cibo e innovazione sociale” condotta da Fondazione Feltrinelli in collaborazione con l’Osservatorio permanente Cirfood e pubblicata nell’ottobre scorso. Un panorama decisamente grave da ogni punto di vista (etico, ambientale, economico), il cui profilo si è ulteriormente modificato a seguito dell’impatto che la pandemia in corso ha determinato sulle abitudini e sugli stili di vita e di consumo, da un lato portando a una maggiore attenzione da parte delle famiglie, e dall’altro rendendo più acute situazioni di difficoltà già esistenti.
Si è resa sempre più evidente, insomma, la necessità di nuove soluzioni, più efficienti e sostenibili, riguardanti la commercializzazione e l’utilizzo dei generi alimentari; un tema di grandissima portata, su cui però anche il singolo ha l’immediata possibilità di “fare la propria parte” contribuendo alla lotta allo spreco e, in molti casi, risparmiando anche sulla spesa. Sono infatti sempre più diffuse una serie di app e di siti che consentono, attraverso il proprio smartphone o il pc, di ottimizzare la distribuzione di generi alimentari di ottima qualità che rischierebbero altrimenti di andare buttati; in molti casi sostenendo anche, al tempo stesso, il commercio locale e le fasce più deboli.
Ecco alcune delle soluzioni più diffuse e apprezzate.

Too Good To Go

Nata in Danimarca nel 2015, questa app permette ai commercianti e ai ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata, e ai consumatori di acquistare a un terzo del prezzo di vendita una “Magic Box” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi; grazie alla geolocalizzazione, il cliente può individuare con facilità i negozi più vicini e la tipologia di alimenti venduti. Una formula che ha riscosso immediatamente un grande successo: presente in 14 Paesi d’Europa con oltre 20 milioni di utenti, più di 40mila negozi aderenti e 30 milioni di Magic Box vendute, Too Good To Go ha permesso a oggi di evitare l’emissione di oltre 80 milioni di kg di CO2. In Italia, dove è stata lanciata nel marzo 2019, ha raggiunto lo scorso ottobre il traguardo di 1.000.000 di Magic Box vendute, equivalenti a 1000 tonnellate di cibo non sprecato e 2.500 tonnellate di CO2 non emesse.

Last Minute sotto Casa

Si qualifica come “social market” ed è di fatto una app “di prossimità”: le offerte scontate di alimenti prossimi alla scadenza sono pubblicate dai negozianti. I consumatori, a loro volta, possono esplorare le offerte attive, individuandole per località grazie alla geolocalizzazione e selezionandole anche per tipologia (alimentari, pasticcerie, ristoranti, supermercati, gelaterie…); è anche possibile ricevere notifiche direttamente sullo smartphone quando viene pubblicata un’offerta di possibile interesse per il cliente.

Myfoody

Anche nel caso di Myfoody la app propone acquisti di prossimità di prodotti vicini alla scadenza, con risparmi che possono arrivare anche al 50%; caratteristica di questa piattaforma è quella di concentrarsi sull’offerta dei supermercati. Le zone attualmente coperte dal servizio sono: Milano e provincia, Torino, Bologna e provincia, Roma e provincia, Frosinone, Latina, Viterbo e Terni, ma la formula si sta espandendo anche ad altre zone e a nuovi punti vendita.
La app comprende anche un blog ricco di consigli sull’utilizzo “sostenibile” dei vari alimenti.

Babaco Market

In questo caso non si tratta di un app per smartphone ma di un vero e proprio servizio gestito attraverso un sito, babacomarket.com, che si concentra sulla lotta allo spreco nel settore agricolo. Una buona parte della frutta e della verdura prodotte, infatti, viene scartata durante il suo percorso nella filiera agroalimentare per motivi che nulla hanno a che fare con la qualità del prodotto: piccoli difetti di buccia, forme “fuori standard”, misure troppo piccole o troppo grandi, che di solito che non vengono accettati dai canali tradizionali. Attraverso il servizio in abbonamento si riceve quindi direttamente a casa, a cadenza periodica, una “babaco box” con una fornitura di prodotti selezionati in base alla disponibilità e alla stagionalità: frutta e verdura “imperfetta”, ma anche eccellenze locali provenienti da piccoli agricoltori, con un risparmio fino al 30% rispetto al negozio.

spesasospesa.org

Il concetto di lotta allo spreco riguarda anche, ovviamente, iniziative di solidarietà: è il caso di SpesaSospesa. org, nata durante l’emergenza Coronavirus e ideata e promossa dal Comitato Lab00 Onlus, con l’obiettivo di fornire un aiuto alle persone più bisognose. Il sistema utilizza la piattaforma tecnologica di Regusto (altra app che segnala e mette in rete piatti pronti in eccesso di ristoranti, pizzerie e locali vari) per collegare le imprese produttrici di generi alimentari (e di altri beni di necessità) con gli enti non-profit a livello nazionale, ponendo i Comuni come enti garanti dei soggetti coinvolti a livello territoriale. In questo modo, le imprese possono donare o vendere stock di prodotto a rischio invenduto/spreco mentre, dal canto loro, gli enti non-profit hanno accesso a un vero e proprio marketplace a livello nazionale per trovare prodotti in vendita o donazione in stock in base alle proprie esigenze. In 6 mesi, a livello nazionale, sono state distribuite oltre 200 tonnellate di cibo (di cui circa il 40% donato e il 60% venduto), corrispondenti a oltre 400.000 pasti equivalenti e con un vantaggio ambientale di oltre 15 tonnellate di CO2 risparmiata. Il progetto è completato anche da una campagna di raccolta fondi, che ha permesso di ricevere e distribuire, a oggi, oltre 700.000 euro e che prosegue anche nel corso del 2021.

Una Buona Occasione

La lotta allo spreco si sostiene anche attraverso una corretta e completa informazione. Specialità, questa, dell’app gratuita Una Buona Occasione, che raccoglie indicazioni e consigli su oltre 500 alimenti suddivisi per tipologia.
Per ogni elemento vengono indicate, insieme alle caratteristiche nutrizionali, una ricca serie di informazioni e consigli sulle modalità e i tempi di conservazione, e viene inoltre specificata la stagionalità delle diverse varietà di frutta e verdura; un pratico calcolatore consente di determinare quali sono le porzioni raccomandate per ciascun alimento; un’intera sezione è dedicata alle “ricette antispreco” e mette a disposizione un ricco archivio - anch’esso suddiviso per tipologia di alimento - per riutilizzare avanzi e scarti; e c’è anche la possibilità di compilare a propria lista della spesa e di crearsi una serie di memo per gli alimenti in scadenza presenti nel proprio frigo o nella dispensa.

Freego

All’insegna dell’organizzazione, la app Freego consente di razionalizzare e ottimizzare la fornitura, la conservazione e l’utilizzo degli alimenti giorno per giorno.
È infatti possibile compilare un “carrello della spesa” (spuntando ciò che è stato acquistato e arrivando a definire il reale consumo del nucleo famigliare), oltre che archiviare non solo le ricette più interessanti, ma anche i vari scontrini di acquisto, così da avere un controllo preciso dei costi. Un’apposita sezione permette inoltre di inserire i prodotti acquistati con le relative scadenze, in modo da venire avvisati con una notifica quando si avvicina la data massima di consumo per il singolo alimento. La app è completata anche da una lista di “GAS”, i Gruppi di Acquisto Solidale che effettuano acquisti collettivi direttamente presso piccoli produttori sul territorio.

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Ultima modifica 15/03/2021