Previsioni in linea con il 2015

Ma ci sono segnali di ripresa

Il 10 maggio scorso il Consiglio di Amministrazione della capogruppo Banco di Desio e della Brianza SpA ha approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2016.

I principali dati patrimoniali consolidati evidenziano un totale delle masse amministrate della clientela che si attesta a 22,6 miliardi di euro (+0,1 miliardo rispetto al saldo di fine esercizio scorso) suddiviso tra 10,3 miliardi di raccolta diretta e 12,3 miliardi di raccolta indiretta (con incrementi rispettivi dello 0,9% e dello 0,3%). 

Sul fronte degli impieghi verso la clientela, l’attività creditizia del Gruppo ha determinato un valore complessivo pari a 9, 5 miliardi (+ 1,2% rispetto al saldo di fine esercizio precedente). Il primo trimestre 2016 si è chiuso quindi con un utile netto di pertinenza della Capogruppo pari a 12,7 milioni di euro (nel primo trimestre dell’anno scorso si era attestato a 13,8 milioni).

“Siamo comunque soddisfatti di questa trimestrale” – commenta l’Amministratore delegato Tommaso Cartone – “certo lo scenario complessivo non si presenta ancora per l’anno in corso tra i più favorevoli.

Banca d’Italia ha rivisto recentemente il dato di crescita del PIL 2016 portandolo da 1,5% a 1% e la nostra associazione di categoria ci segnala che in un raffronto biennale (2014 -2016) a livello globale il sistema bancario ha perso il 2% di raccolta e l’1% di impieghi, mentre le sofferenze nette sono aumentate in percentuali a due cifre (+10%). Per quanto ci riguarda quindi, come Gruppo Banco Desio, prospettiamo un 2016 non lontano da quanto abbiamo consuntivato nel 2015”.

“Pensiamo al futuro con l’ottimismo che certo ci deriva da un approccio personale ai problemi ma soprattutto dalla convinzione che segnali di ripresa, a mio avviso, ci sono.

Sono ancora troppo deboli ma si avvertono. E noi siamo pronti a fare la nostra parte: siamo un Gruppo sano e solido, con una tradizione centenaria di serietà ed affidabilità. E solidità. Leggo, infatti, che una recente ricerca, elaborata dall’Università Bocconi, ci colloca tra le prime quindici banche come “robustezza patrimoniale” sulla base delle trimestrali 2016.

Ma vorrei sottolineare – conclude Tommaso Cartone - che se valutassimo questa classifica, considerando le nostre dimensioni, e la depurassimo delle banche specializzate (per esempio quelle che operano prevalentemente nel collocamento di prodotti finanziari) o ancora che hanno fatto aumenti di capitale tramite interventi esterni (ndr fondo Atlante) il Banco Desio si collocherebbe in posizione di assoluta rilevanza.”

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Ultima modifica 27/12/2016