Un rapporto personale

La nuova campagna istituzionale del Banco Desio

Negli ultimi anni il Banco ha intrapreso una radicale rivisitazione della propria comunicazione esterna, intervenendo su un ampio fronte. Un percorso che ha portato la banca ad esplorare nuove modalità di relazionarsi con il contesto di riferimento valorizzando, accanto a strumenti e canali di comunicazione tradizionalmente utilizzati in passato, altri innovativi nell’esperienza del Banco (radio e televisione, produzioni cinematografiche, web, ecc.). Senza trascurare tuttavia il recupero di valori di marca in grado di saldare una storia lunga oltre un secolo ai temi di una costante evoluzione ed adattamento al “nuovo”.

Basti pensare, per esempio, alla scelta grafica di privilegiare - come costante - il segno grafico della “D rossa” che opportunamente rielaborata è diventata anche un “oggetto” fisicamente presente e protagonista in molte campagne di comunicazione, specie di prodotto.

Un’ulteriore scelta di comunicazione è stata quella di promuovere anche il Gruppo Banco Desio attraverso canali e strumenti che innovassero rispetto al passato, tramite la realizzazione di filmati istituzionali (Il Meglio DNoi) o partecipando a produzioni cinematografiche (“Fango e Gloria” e “Noi eravamo” i due docufilm nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del primo conflitto mondiale). E sempre per il Gruppo, sui temi dell’immagine coordinata, collaborando con le controllate Banca Popolare di Spoleto e Fides ad un ridisegno complessivo che partendo per entrambe dal marchio riaffermasse, per la banca umbra, un rilancio coerente alle proprie origini e radici e, per la controllata romana, una maggiore integrazione sinergica all’interno del Gruppo.

Mancava all’appello in questo percorso di comunicazione istituzionale una campagna che “chiudesse il cerchio” e che fornisse alla Capo gruppo Banco Desio un’immagine coerente con il lavoro sin qui svolto.

L’esigenza è maturata in un contesto in cui l’intero sistema bancario affronta nuove sfide in termini di credibilità e capacità di essere parte importante dello sviluppo del paese. Basti pensare alla rilevanza ed alle preoccupazioni che temi quali “solidità” e “affidabilità” hanno sollevato presso i mercati e la clientela, con i risparmiatori a chiedersi se sia meglio rifugiarsi nella speranza del “too big to fail” o nell’altrettanto discutibile rassicurazione che deriva dal pedigree internazionale dei grandi istituti.

Analisi sulla concorrenza evidenziavano come molte banche, con l’obiettivo di rassicurare, sviluppavano campagne di comunicazione all’insegna della solidità e del numero certificato, dei ratios certi e inequivocabili.

In qualche caso, occorre dirlo, presentando dati in modo parziale o diciamo “strumentale”. Anche il cosiddetto mantra dell’innovazione tout court trovava ampi spazi in recenti campagne sviluppate da molti istituti di credito. 

Un importante contributo nell’analisi lo hanno anche fornito le ricerche che puntualmente il Banco svolge presso la clientela ed il mercato in termini di brand reputation: i clienti conoscono ed apprezzano i valori e i punti di forza del Banco (relazione personalizzata, qualità di assistenza e supporto), attribuendo un percepito superiore alla concorrenza mentre molti prospect “sospendono” ancora il giudizio, non avendo sufficienti elementi per crearsi una idea precisa sull’identità del Banco, fatta eccezione per la dimensione di banca “territoriale”, con i benefici che questa caratteristica induce, in genere, nella relazione con il cliente.

Il Banco ha quindi piena consapevolezza che innovazione e tecnologia via via più pervasiva costituiscano fattori determinanti, generando anche profondi cambiamenti interni per strutture, procedure ed organizzazione del lavoro e, all’esterno per la clientela, radicali innovazioni per composizione e qualità dell’offerta di prodotti e servizi. Ma raccoglie la sfida con l’orgoglio di una realtà solida ed affidabile che non ha perso - e non vuole perdere - l’abitudine ad un dialogo vero e sincero con i propri clienti, cercando di rendere ancora più evidente tale posizionamento soprattutto presso quanti non conoscono Il Banco ed il suo modo di operare. 

Tali orientamenti trovavano così una loro compiuta realizzazione attraverso il nuovo pay off (Banco Desio. 

Un rapporto personale) che esplicita lo stile della relazione con la clientela, il nostro plus competitivo di cui vogliamo riaffermare con forza valore e attualità. 

Perché solo da un rapporto personale può svilupparsi quella dimensione fiduciaria e di condivisione di obiettivi che rappresentano elementi concreti e tangibili di ogni relazione di successo. Anche il claim scelto (SENZA LE PERSONE SAREMMO SOLO UNA BANCA) parte ancora dalle persone, dal loro esser parte fondante ed inscindibile di Banco Desio, arrivando alla apparente provocazione che oggi limitarsi ad essere “banca” non è più sufficiente. Comunanza di intenti, e assenza di barriere tra il nostro pubblico e noi, che si è infine scelto di sublimare anche attraverso l’uso del pittogramma che, da elemento di puro brand (la D già conosciuta), diventa un simbolo di condivisione ed empatia con il territorio e con le persone che lo popolano.

Rubrica: 
Ultima modifica 09/01/2017