Filiali e Territorio

L’importanza del radicamento sul territorio: ne abbiamo parlato con Maurizio Ballabio, Vice Direttore Generale “Affari” Banco Desio

Maurizio Ballabio è una figura storica di Banco Desio, cresciuto dentro e insieme al Gruppo dove lavora dal 1981. Ha percorso tutto l'iter formativo, diventando in seguito Responsabile di filiale per essere poi nominato Direttore Commerciale e della Rete. Ha ricoperto la carica di Direttore Generale del Banco Desio Lazio, fino a quando nel 2014 è stato nominato Vice Direttore Generale della Banca Popolare di Spoleto e dal 2016 Vice Direttore Generale Affari del Banco di Desio e della Brianza. La sua area di responsabilità comprende le filiali e questo ruolo consente di mettere a fuoco i grandi cambiamenti che hanno e che continuano a trasformare quest’area della Banca e la sue attività commerciali.

Maurizio Ballabio

Il Gruppo Banco Desio insiste nel raccontarsi come Banca del territorio. Come viene interpretato questo ruolo oggi?
Siamo decisamente una Banca con forte radicamento territoriale e un’approfondita conoscenza dell’economia delle realtà locali e dei nostri clienti; lo esprime bene la nostra rete di 265 filiali, suddivise in 13 aree territoriali: oltre che in Lombardia, siamo presenti in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, e con Banca Popolare di Spoleto copriamo il Centro Italia con presenza in Umbria, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo. Il decentramento delle responsabilità insieme allo sviluppo tecnologico hanno concorso a ridisegnare la struttura e il funzionamento della rete distributiva della Banca. Le filiali hanno lo stesso valore di una volta per il territorio, ma si sono trasformate per poter continuare a interpretare le esigenze della clientela mutate nel tempo.

Come è cambiata la relazione con il cliente?
Lo sportello bancario tradizionale rappresentava il luogo in cui recarsi periodicamente per effettuare pagamenti, versamenti o ritirare contanti. Oggi i contanti si utilizzano molto meno e si assiste a un progressivo utilizzo di sistemi di pagamento digitali. La clientela è più esigente, tecnogicamente più evoluta, e si aspetta servizi rapidi, efficienti, ma soprattutto rispondenti alle proprie esigenze: un approccio quindi consulenziale con intercutori capaci di indirizzarla verso le scelte migliori con cui costruire relazioni durature nel tempo. Lo studio dei dati e delle informazioni acquisite e la loro corretta gestione, nel rispetto delle normative vigenti, ci consente di approcciare correttamente fasce di clientela con comportamenti ed esigenze differenti, ad esempio i millennial, abituati ad avere lo smartphone sempre in tasca con cui fanno tutto più rapidamente pagando e acquistando in mobilità, senza recarsi allo sportello. Ci siamo organizzati e continuiamo a investire per soddisfare e gestire le esigenze tutti i tipi di clientela.

In che modo la tecnologia modifica i vostri servizi?
L’utilizzo di processi digitalizzati amplifica ulteriormente le possibilità del cliente, perché non occorre recarsi fisicamente allo sportello, ma è possibile operare grazie all’uso dell’home banking; in pratica il cliente può scegliere sempre dove, come e quando accedere al servizio o a un prodotto acquisendo tutte le informazioni disponibili. Stiamo assistendo a una vera e propria evoluzione degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione. Basti pensare che in poco tempo la percentuale di operazioni svolte da pc o tablet è cresciuta dal 46% al 57%, mentre quella in presenza fisica è scesa dal 54% al 43%.

La figura del bancario ne esce ridisegnata?
Sicuramente, sempre di più dobbiamo mettere al centro della nostra attività il Cliente e le sue esigenze, lo chiede il mercato e anche le normative introdotte in questi ultimi anni/mesi: MIFID 2, IDD, POG ecc. che hanno proprio come punto di convergenza l’offerta di servizi/prodotti più adatti alle diverse necessità; si è pertanto investito moltissimo in termini organizzativi e di Ruolo. Oltre ai nostri Responsabili di filiale/Gestori sono state create due importanti strutture: mi riferisco ai Private Banker e Gestori Corporate, con l’obiettivo di dare una più qualificata consulenza sia per quanto riguarda la Gestione dei Patrimoni sia in relazione alle esigenze finanziarie specifiche delle Imprese più strutturate. Allo scopo di allargare ulteriormente la nostra base clientelare attraverso approcci diversificati, negli ultimi mesi abbiamo iniziato un’attività di reclutamento di Consulenti finanziari con l’obiettivo di arrivare ad avere una squadra di 100 risorse entro il 2020.

E dal lato dell’aggiornamento, cosa significa attenzione costante al personale?
La banca punta molto alla crescita del proprio capitale umano, che rimane al centro di qualsiasi processo evolutivo, con un importante e strutturato piano di formazione finalizzato ad avere all’interno dell’azienda personale adeguatamente specializzato. Tra formazione professionale, comportamentale e generale, sono state svolte complessivamente 102.452 ore/ uomo, pari a una media 6,2 giornate l’anno per dipendente.

Quali sono le priorità del Banco Desio nel prossimo futuro?
Vogliamo sempre più focalizzare la nostra attività verso le famiglie e le PMI, dove riteniamo di poter esprimere al meglio le nostre competenze forti di 110 anni di esperienza. Continueremo a essere una “Banca del territorio” sviluppando risposte efficaci alle aspettative sempre più diversificate dei nostri clienti, stiamo lavorando per trasformare la Banca in un’organizzazione competitiva all’interno del mercato, capace di armonizzare innovazione e tradizione.

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Ultima modifica 03/07/2019