Giornata storica a Palazzo Pianciani il 9 settembre scorso: in mattinata la prima riunione del nuovo Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Spoleto e nel primo pomeriggio nella sala convegni, alla presenza dell’Amministratore delegato Tommaso Cartone e del direttore generale del Banco Desio Luciano Colombini, il Presidente della Banca Popolare Stefano Lado ed il direttore generale Angelo Antoniazzi hanno intrattenuto i giornalisti presenti per un incontro di presentazione del nuovo logo.
“Il progetto di rilancio della banca spoletina passa anche attraverso l’adozione di un nuovo brand - ha precisato il Presidente Lado - che espliciti, oltre che una chiara discontinuità con il passato, la forte volontà della banca di intraprendere un nuovo percorso di crescita e sviluppo”.
Nello sviluppo del nuovo concetto, il brief dato all’agenzia di comunicazione è stato incentrato sui valori di una banca a forte connotazione territoriale, vicina alle persone. Veri e propri punti di forza e di distinzione rispetto ad altre realtà e gruppi bancari del contesto socio economico di riferimento che, per dimensioni, storia e processi evolutivi, hanno nel tempo visto progressivamente perdere tale connotazione. Banca Popolare di Spoleto, al contrario, ha saputo nel tempo conservare e tutelare tale complesso di valori. Valori che si ritrovano, per una felice e coerente simmetria, anche nella missione e nel posizionamento competitivo del Gruppo Banco Desio.
Il concetto “Più valore al territorio” - che accompagna il marchio - esplicita tali punti di forza, rinnovando una promessa ed un impegno rispetto al contesto di riferimento, che, al di là delle vicissitudini recenti, rimangono per la banca e per quanti vi lavorano punti fermi, veri e propri capisaldi dell’operare quotidiano.
Un messaggio chiaro di empatia e di assoluta condivisione valoriale che ritroviamo nel marchio. Qui la ricerca si è sviluppata attraverso un simbolo grafico che potesse ben rappresentare la realtà spoletina ma che nel contempo fosse rappresentativo di contesti diversi accomunati da una storia ed identità comuni. La scelta è caduta sul motivo del rosone, particolare architettonico dell’arte romanica, che è stato opportunamente rielaborato ma riconducibile a quello della facciata del Duomo di Spoleto.
L’arte romanica nella tradizione e nelle sue diverse fasi evolutive appartiene certamente a larga parte dell’Italia centrale, attraverso illustri esempi rintracciabili nel Lazio, in Toscana, nelle Marche ed in Abruzzo. Ma non solo; ritroviamo il motivo del rosone dei maestri comacini lungo l’arco dei secoli in larga parte della nostra penisola. Una immagine, quindi, in grado di parlare della bellezza e dell’eleganza italiana, strettamente intrecciata al vissuto quotidiano di quanti percorrono le strade e le piazze del nostro Paese.
Il richiamo di appartenenza al Gruppo, infine, è stato individuato tramite l’utilizzo del carattere Bodoni per la scritta Banca Popolare di Spoleto e del colore rosso. Tipologia di carattere e colore che sono da sempre istituzionali della capogruppo Banco Desio.