Il punto di forza della Banca: LE PERSONE

Il punto di forza della Banca: LE PERSONE

Tempo di bilanci, progetti e prospettive: ne parliamo con Angelo Antoniazzi, Direttore Generale Gruppo Banco Desio

Direttore, il futuro - ma ormai anche il presente - è sul digitale?

Ho sviluppato il mio intero percorso di carriera in banca e posso affermare che l’industria bancaria è radicalmente cambiata in questi ultimi anni. Con l’avvento della tecnologia, si sono modificati i modelli di business, soprattutto nel retail banking, nell’asset management, nel corporate banking. Noi siamo una banca fortemente radicata nel territorio con le nostre filiali, ma questo non significa ignorare l’evoluzione tecnologica che sta sempre più coinvolgendo il nostro settore innescando profondi cambiamenti. Faccio un esempio: oggi con uno smartphone si può fare tutto più rapidamente, pagando e acquistando in mobilità e dando una spinta alla velocità dei movimenti/investimenti. Tutto questo rende necessaria un’evoluzione della cultura aziendale che passa anche per la formazione di nuove professionalità all’interno della banca. Il Gruppo Banco Desio ha messo a punto tecnologie per innovare piattaforme di pagamento digitale, per consentire alla propria clientela di pagare con le loro App. Adottiamo un modus operandi di nuova generazione, cercando di trarre beneficio dai cambiamenti strutturali.

Quindi crescere migliorando l’offerta dei servizi?

Sì, con un’offerta innovativa, grazie all’unione tra il Fintech e la solidità della banca.
Seguiamo con grande attenzione le innovazioni tecnologiche e cerchiamo di coniugare il digitale con la fisicità delle filiali e con le persone che con la loro professionalità contano ancora oggi moltissimo.
Vogliamo offrire al cliente una consulenza professionale. Oggi è crescente la richiesta da parte della nostra clientela di consulenza finalizzata alla gestione dei patrimoni e alla gestione dei rischi. L’ambizione che ci proponiamo è "la customer experience del cliente" e, a tal fine, abbiamo creato la Direzione di Bancassicurazione per far evolvere un’offerta “olistica” nell’ambito della protezione e accompagnare tutto il ciclo di vita del nostro cliente, con una forte attenzione ai suoi bisogni sia nella quotidianità della vita privata che aziendale.
In complementarietà alle polizze assicurative per la protezione della salute, della persona, della famiglia e della casa abbiamo formule indirizzate alle aziende per i beni e la salvaguardia degli affari con la tutela degli uomini chiave.
Inoltre, di recente abbiamo siglato una partnership con uno dei leader mondiali nell’assicurazione del credito – Coface - per la riduzione del rischio del credito commerciale, per sostenere con ancora più forza e concretezza il nostro servizio a sostegno dello sviluppo del fatturato in Italia e all'estero da parte delle nostre aziende, verso mercati nuovi e magari quasi sconosciuti.
Particolare anche il focus sui servizi del leasing e del factoring, seguendo con grande attenzione le imprese che operano nel settore dell’agricoltura.
Siamo attivi anche nella cessione del “Quinto”, con Fides, la nostra controllata specializzata in finanziamenti a dipendenti pubblici e privati, diversificando l’offerta commerciale che ora risulta più articolata.
La banca sta investendo nell’asset management?
Molto, perché di fronte alla situazione di incertezza sulle occasioni di investimento, la mia opinione è che il parere dell’esperto conti sempre di più.
Noi siamo una banca, quindi diversamente dalle società di asset management puntiamo su una consulenza personalizzata per fidelizzare i nostri clienti. Il nostro private banker garantisce un alto livello di consulenza fornendo al cliente indirizzi di investimento adeguati al profilo di rischio e all’orizzonte temporale. Abbiamo costituito una divisione interna di Private Banking, investendo sul nostro personale per aumentarne le competenze e professionalità con un piano importante di formazione finanziaria e più in generale finalizzata alla gestione del patrimonio nella sua interezza.
Tutti i nostri Private Bankers sono certificati AIPB (Associazione Italiana Private Bankers).
Siamo a fine anno, quali risultati per l’Istituto?
Il 2019 sta procedendo in maniera soddisfacente in considerazione del particolare momento di mercato. La banca ha terminato i primi nove mesi con un utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo di 33,7 milioni, con un rialzo del 44,6%.
La raccolta complessiva da clientela è stata di 26,5 miliardi, con un incremento del 7% sul 2018, di cui la raccolta diretta conta per 11,3 miliardi (+ 5,6%), con un rapporto impieghi verso la clientela ordinaria/raccolta diretta all’84,7%, mentre la raccolta indiretta per 15,2 miliardi (+8,1%) con un rialzo del 6,9% per la clientela ordinaria e del 10,1% di quella istituzionale. Gli impieghi verso la clientela ordinaria si sono attestati a circa 9,6 miliardi di euro.
Le nuove erogazioni a famiglie e imprese sono state pari a 1,5 miliardi di euro, a dimostrazione di una costante erogazione del credito, a conferma della grande attenzione della banca verso tutti i suoi clienti, privati, artigiani, commercianti e piccola media impresa.
A fine settembre il Gruppo Banco Desio ha organizzato una convention aziendale?
Sì, la convention organizzata a Firenze per festeggiare i 110 anni del Banco è stato un importante momento di aggregazione e di scambio di opinioni, soprattutto ora che il nostro Istituto – a seguito dell’incorporazione della controllata BPS – conta 260 filiali distribuite in 10 regioni.
Riunire – quindi – più di 500 persone, che sono abituate a condividere lo stesso posto di lavoro e di business in un’occasione diversa dalle solite, penso sia stata un’ottima opportunità per alimentare e mantenere i rapporti, al fine di incrementare lo spirito di gruppo e migliorare la relazione all’interno dell’azienda.
Se si considera, inoltre, che abbiamo un assetto societario molto snello, tutto ciò favorisce l’immagine positiva che si trasmette anche all’esterno, consentendoci di avere ampia fiducia da parte della nostra clientela e della comunità finanziaria.
Con questo spirito, ribadisco quanto detto alla convention: il percorso di rinnovamento e rilancio della nostra banca non sarebbe possibile senza l’elemento più importante: “le persone”

Direttore, il futuro - ma ormai anche il presente
- è sul digitale?
Ho sviluppato il mio intero percorso di carriera in
banca e posso affermare che l’industria bancaria è
radicalmente cambiata in questi ultimi anni. Con l’avvento
della tecnologia, si sono modificati i modelli di
business, soprattutto nel retail banking, nell’asset management,
nel corporate banking.
Noi siamo una banca fortemente radicata nel territorio
con le nostre filiali, ma questo non significa ignorare

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Ultima modifica 18/05/2020