ISLANDA

dove la natura dà spettacolo
ISLANDA

Tra vulcani e geyser, immensi ghiacciai e deserti di lava, viaggio alla scoperta di una terra “giovane” e piena di sorprese

La terra del fuoco e del ghiaccio, del buio e della luce: l’Islanda, la più recente terra emersa europea, appena al di sotto del Circolo Polare Artico, è uno straordinario e spettacolare “laboratorio” geologico e naturalistico, meta ideale per chi è alla ricerca di panorami emozionanti e davvero fuori dall’ordinario. Non a caso lo scrittore Jules Verne, nel suo “Viaggio al centro della terra”, fa partire la celebre avventura da qui, sul ghiacciaio di Snæfellsjökull. E sono proprio i ghiacciai, che ricoprono 11.922 km quadrati della superficie dell’isola (più del 10% del totale) a rappresentare uno degli elementi più caratteristici e identificativi dell’intero paese; il solo Vatnajökull, inglobato in un immenso parco nazionale, costituisce la quarta massa di ghiaccio al mondo per grandezza, con una superficie vasta quasi quanto l’Umbria. Una formazione che dà luogo a spettacoli naturali assolutamente straordinari, come nel caso della laguna di Jökulsárlón, formatasi nel punto in cui la lingua di ghiaccio raggiunge il mare: un ampio lago glaciale costellato di iceberg di ogni dimensione e dalle più diverse tonalità di bianco, blu, azzurro, nero, che può essere visitato navigando a bordo di appositi mezzi anfibi; per la sua spettacolarità, il lago è servito anche da sfondo per diversi film, tra i quali due della serie James Bond (“007 - Bersaglio mobile” e “La morte può attendere”).
Ma, come si diceva, l’Islanda è anche terra di fuoco, per la sua continua e vivacissima attività vulcanica che la rende una delle aree più attive della terra sotto questo aspetto: in media, l’isola sperimenta un evento vulcanico ogni 5 anni. Una caratteristica che in passato ha creato enormi problemi alla popolazione; fin dal Medioevo, un terzo di tutta la lava che ha coperto la superficie terrestre è fuoriuscito in Islanda; qui si è verificato anche il più grande flusso di lava registrato nella storia del mondo, quando, durante l’estate del 1783, una fila di crateri chiamata Lakagigar, 25 km a sud-ovest del Vatnajökull, ha eruttato ben 14 km cubi di lava.
L’Islanda si trova infatti alla sommità della dorsale medio atlantica, una fessura lunga 40.000 Km nell’oceano, causata dalla separazione delle placche tettoniche nordamericana ed euroasiatica. Ancora oggi, la massa continentale cresce di circa 2,5 cm l’anno e si divide sempre più nei punti d’incontro delle due placche tettoniche. Di conseguenza la parte occidentale dell’Islanda, a ovest delle zone vulcaniche, appartiene alla placca nordamericana e la parte orientale alla placca eurasiatica: ciò significa che l’Islanda è in realtà divisa tra due continenti. Attualmente, gli islandesi hanno imparato a convivere con gli inconvenienti di questa particolare conformazione, sfruttandone per contro i vantaggi che ne derivano: primo tra tutti l’energia geotermica (una delle forme di energia più economiche e pulite tra quelle esistenti), grazie alla quale oltre il 90% delle abitazioni in Islanda è riscaldato dal calore geotermico naturale; quasi ovunque, inoltre, si possono trovare sorgenti di acqua calda che creano piscine e pozze naturali in cui immergersi, in piena armonia con la natura, in qualsiasi stagione dell’anno. La natura vulcanica del territorio spiega anche l’unicità e l’irripetibilità del paesaggio islandese, con i suoi paesaggi montuosi, i geyser, le zolfatare dai colori sorprendenti, gli immensi campi di lava nera ricoperti di muschio.
Avventurarsi all’interno del paese, attraverso piste sterrate percorribili solo a bordo di fuoristrada attrezzati, può rivelarsi un’esperienza emozionante: come nel caso della visita all’Askia, un vulcano la cui devastante eruzione nel 1875 ha causato una delle più grandi carestie nella storia islandese. Si tratta probabilmente di uno dei più straordinari spettacoli naturali del mondo, con due caldere che formano due diversi laghi: uno più grande, limpido e freddissimo, e uno più piccolo, con pareti a strapiombo e acque dal colore lattiginoso riscaldate dal calore del terreno, in cui è possibile immergersi per un bagno tra i vapori di zolfo. Altrettanto spettacolare è l'immenso deserto di lava che circonda il vulcano: un mondo solitario, freddissimo e inquietante, dove non si vede traccia di vita animale o vegetale. Definirlo un “paesaggio lunare” non è un semplice modo di dire: è qui che, negli anni ’60, si sono svolte le esercitazioni degli astronauti americani delle missioni Apollo per familiarizzare con la migliore imitazione possibile del suolo della luna.
Un viaggio in Islanda offre attrattive in ogni periodo dell’anno; in estate le giornate lunghissime, costantemente illuminate dal “sole di mezzanotte”, regalano infinite possibilità di esplorare il territorio con ogni mezzo: in auto, a piedi o in bicicletta. Ma anche l’inverno, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, offre notevoli attrattive: grazie all’effetto della Corrente del Golfo, infatti, le temperature (soprattutto nella parte meridionale del paese) sono relativamente miti, con minime di pochi gradi sotto lo zero; e le pochissime ore di luce giornaliere sono compensate dalla possibilità di assistere a uno degli spettacoli più magici del Grande Nord: quello dell’aurora boreale, frequente nei mesi tra settembre e aprile. Questo fenomeno è creato da particelle provenienti dal sole rilasciate durante le esplosioni solari. Quando queste particelle interagiscono con l’atmosfera nel campo magnetico terrestre, l’energia viene rilasciata illuminando i cieli fino a ottenere una matrice di colori che variano dal verde, al giallo, al rosso, in grandi pennellate iridescenti che si muovono nel cielo buio offrendo suggestioni indimenticabili.
Le principali attività offerte ai turisti sono, ovviamente, legate soprattutto alle attività outdoor a contatto con la natura, e spaziano un po’ in tutti i campi e per tutti i livelli di forma fisica: per i più sportivi sono possibili discese di rafting ed escursioni in kayak, arrampicate su ghiaccio, gite a cavallo e addirittura immersioni nella limpidissima acqua glaciale. Ma ci sono anche attività meno “estreme”: trekking a piedi di diverse lunghezze e livelli di difficoltà, gite in super jeep o - d’inverno - in motoslitta, pesca al salmone, mini-crociere per l’avvistamento delle balene.
Anche le atmosfere cittadine della capitale, Reykjavik, meritano sicuramente attenzione: per quanto piccola (la sua popolazione è di 120.000 abitanti) e niente affatto caotica, questa città offre al visitatore una quantità di accoglienti locali, una vivace vita artistica e culturale e alcune strutture di grande fascino e interesse: come il Perlan, edificio ultramoderno con una grossa cupola centrale (costruita al di sopra dei sei grandi serbatoi che forniscono acqua calda alla città) che ospita uno dei più popolari musei della città, il Viking Saga Museum, oltre a un elegante ristorante con vista panoramica. O come l’Harpa, il nuovo centro congressi e concert hall inaugurato a maggio 2011, che si sviluppa su una superficie di 28mila metri quadrati affacciati sul porto: un grande edificio dalle forme irregolari, che gioca su spettacolari effetti di trasparenza e di luce. Senza dimenticare quello che può essere considerato il simbolo della città: la chiesa Hallgrímskirkja, esempio di quello che è stato definito lo stile "nazionale basaltico islandese”, che con la sua torre alta 73 metri è anche l'edificio più alto d'Islanda.

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Ultima modifica 27/02/2018